Il Museo della Stampa e il Centro Studi Stampatori ‘Soncino’ sono un’importante testimonianza dell’antica tradizione soncinese della stampa, importata dalla Germania dal medico-rabbino Israel Nathan da Spira.
Il Museo della Stampa fu inaugurato nel 1988 in occasione delle celebrazioni del V Centenario della stampa della prima Bibbia Ebraica completa. Assieme al Centro Studi Stampatori “Soncino”, è la più importante testimonianza dell’antica tradizione soncinese della stampa, importata dalla Germania dal medico-rabbino Israel Nathan da Spira.
Il Museo occupa un edificio in laterizio risalente al XV secolo. L’epoca di costruzione tardo gotica, la muratura costruita con grande cura, le aperture ampie del piano terra e le finestre ogivali dei piani superiori, fanno pensare che l’edificio abbia avuto fin dai primi progetti di costruzione l’importante destinazione di stamperia.
La storia della stampa s’intreccia con il borgo di Soncino e con le vicende di una famiglia di ebrei provenienti da Spira in Germania. A causa delle numerose persecuzioni anti-ebraiche, la famiglia del medico-rabbino Israel Nathan fu costretta ad allontanarsi da Spira giungendo così a Soncino dove ottenne dal Duca di Milano Francesco I Sforza la condotta, nel 1441, per esercitare il prestito di denaro a pegno. La fondazione del Monte di Pietà (1472) ne ostacolò il lavoro, inducendola ad intraprendere una nuova attività, quella tipografica.
Israel Nathan applicò la tecnica della stampa a caratteri mobili inventata da Guthemberg alla sua lingua, e avviò a Soncino una tipografia ebraica. All’inizio vennero stampati libri della tradizione Ebraica fino al 1488, quando dalla loro officina uscì la prima Bibbia Ebraica completa di segni vocalici. Il figlio Giosuè Salomone, seguendo i dettami del padre Israel Nathan, ne stampò venticinque edizioni circa, portando l’arte della stampa ad un elevato livello qualitativo. Tra i libri più importanti stampati dai Soncino sono da ricordare la Bibbia completa del 1488, la Bibbia di Berlino e le Opere volgari del Petrarca.
Negli anni seguenti fu Gershom Soncino a portare avanti l’arte tipografica, spostandosi dapprima a Brescia, poi a Barco di Orzinuovi e quindi a Venezia. Nei primi tre decenni del XVI secolo stampò a Fano, Pesaro, Cesena, Ortona e Rimini. In un quarto di secolo (1502-1527) Gershom pubblicò quasi un centinaio di edizioni in volgare, in latino, in greco e una ottantina di edizioni in ebraico. Nel 1527 Gershom, in seguito all’intensificarsi delle persecuzioni antiebraiche decise di abbandonare la penisola, rifugiandosi dapprima a Salonicco e infine a Costantinopoli.
Le sale del Museo sono illustrate da chiare e brevi didascalie, arredate con caratteri mobili, lignei e metallici, compositoi ed antiche silografie. Dei pannelli iconografici presentano la storia della stampa, dei caratteri mobili e dei torchi, rievocando così, lo svolgimento di una giornata lavorativa nell’officina tipografica dei “Soncino” nel lontano 1480. Nella sua piccola realtà, il visitatore può cogliere con un solo colpo d’occhio la varietà del mondo tipografico, tramite le macchine da stampa, ottocentesche e novecentesche, e gli accessori che lo caratterizzano.
Una volta entrato nel museo potrai ammirare, a piano terra, le attrezzature di una vecchia stamperia. Nelle numerosissime cassettiere, sono riposti caratteri tipografici di diverso stile, in legno ed in piombo. Nelle sale sono sistemate alcune macchine da stampa della fine del XIX e dell’inizio del XX secolo fra cui una monotype e una linotype.
Con l’ausilio di un torchio ottocentesco potrai osservare la metodologia con cui le singole pagine venivano stampate. Dei pannelli iconografici presentano la storia della stampa, dei caratteri mobili e dei torchi, rievocando così lo svolgimento di una giornata lavorativa nell’officina tipografica dei “Soncino” nel lontano 1480.
Al primo piano sono esposti gli originali o le copie di alcuni libri stampati dai Soncino, le lettere dell’alfabeto ebraico nonché la fedele ricostruzione di un torchio in legno del XV secolo. Un totem multimediale permette la visione di molti dei libri stampati dai Soncino in lingua originale e con la traduzione in Inglese.
Nelle due sale adiacenti sono esposti un torchio litografico e nelle vetrinette delle tavole che illustrano le varie tecniche di incisione. In tutte le sale sono presenti dei Totem multimediali che illustrano le varie attività di stampa e la vicenda degli stampatori Soncino.
Su richiesta è possibile consultare una specifica biblioteca con alcune pubblicazioni relative ai famosi stampatori. Nel corso dell’anno il Museo organizza mostre dedicate all’arte incisoria ed eventi culturali oltre che laboratori e attività didattiche e laboratori per studenti di tutte le età.
Scopri di più:
Fotografie per gentile concessione del Museo della Stampa e Centro studi stampatori Ebrei
Informazioni
Via Lanfranco, 6-8
Soncino (CR)
Orari soggetti a restrizioni