Da Crema, dirigendosi verso Cremona, è possibile intraprendere una gita di mezza giornata al borgo di Castelleone che conserva importanti chiese rinascimentali ricche di dipinti e sculture risalenti al Quattrocento e al Cinquecento. La cittadina dista solo poco più di 10 chilometri da Crema, ma si trova già in territorio cremonese: storia, dialetto, arte e tradizioni culinarie sono completamente diverse.
Castelleone è posto sulla riva sinistra dell’antico corso del Serio, sul fianco della valle fluviale del Serio Morto. Fino all’XI secolo, infatti, il fiume non seguiva il corso attuale, ma poco a sud di Crema deviava verso est, passando tra Ripalta Vecchia e Madignano e procedendo fino a sfociare nell’Adda presso Pizzighettone. Fra XI e XIV secolo il fiume cambiò progressivamente percorso, prima mantenendo entrambi gli alvei, poi via via abbandonando quello che divenne il Serio morto, creando una zona di paludi. Solo con la costruzione del canale del Serio Morto tra 1928 e 1932, si ebbe la completa bonifica di questa zona.
L’area dove oggi si trova Castelleone fu abitata con continuità fin dall’epoca Mesolitica come testimoniano numerosi ritrovamenti archeologici in buona parte visibili presso Museo Civico di Castelleone.
Tuttavia non sembra vi siano mai stati grandi insediamenti nemmeno in epoca romana quando il territorio fu inserito nella centuriazione dell’ager cremonensis. L’antico alveo del Serio segnava il confine con l’ager bergomensis, facendo dell’area dove sarebbe sorto Castelleone, l’estremo limite orientale del Cremonese.
Nel 1183 i consoli cremonesi fecero edificare il borgo fortificato di Castel Manfredi come struttura di difesa contro Milanesi e Cremaschi. Mutato il contesto politico, fu lo stesso imperatore Federico I Barbarossa, in precedenza alleato di Cremona, ad assediare e distruggere Castel Manfredi nel 1186.
Alla fine del 1188, Sicardo, vescovo di Cremona, riconquistò la benevolenza imperiale e ottenne di costruire il borgo franco di ‘Leo de supra Serio’ o Castelleone al posto del precedente Castel Manfredi.
Castelleone rimase sempre fedele alleato di Cremona durante tutto il periodo delle lotte comunali. Il 2 giugno 1213, nei campi delle Bodesine, poco a ovest del borgo, i Cremonesi sconfissero Milanesi e Cremaschi riuscendo anche a catturare il carroccio della città meneghina. La tradizione attribuisce la vittoria alla miracolosa comparsa dei santi Pietro e Marcellino, il cui martirio ricorre il 2 giugno e le cui reliquie, fin dal 1078, erano conservate nella chiesa di San Tommaso a Cremona.
Nel 1354 Castelleone divenne possedimento dei Visconti. Nel 1420 fu costituito il Marchesato di Castelleone e fu assegnato a Cabrino Fondulo, già signore di Cremona, che lo governò fino al 1424 quando fu imprigionato a Milano e, l’anno dopo, ucciso. In questo breve lasso di tempo, Castelleone diviene capitale di una piccola signoria autonoma. Alla corte di Fondulo avrebbe lavorato la leggendaria pittrice Onorata Rodiani. Dopo aver ucciso un cortigiano che la molestava, sarebbe fuggita travestita da uomo per poi arruolarsi in una compagnia di soldati di ventura al servizio dei Milanesi. Sarebbe morta combattendo a Castelleone contro i Veneziani.
Tornata a far parte del Ducato di Milano, nel 1435 Castelleone ottenne il privilegio di ‘Terra separata’, cioè soggetta alla sala Milano. La cittadina seguì quindi le vicende storiche del Ducato.
Tra il 1862 e il 1863 fu realizzata la linea ferroviaria, tuttora esistente, che collega Treviglio con Cremona passando per Castelleone.
Dal 1988, ogni seconda domenica del mese, si svolge nel centro storico di Castelleone il Mercatino di Antiquariato: un vero e proprio appuntamento da non perdere.