S. Alberto Quadrelli

Secondo la tradizione Alberto Quadrelli nacque a Rivolta d’Adda nel 1103. Fu prevosto della Basilica dei Santi Maria e Sigismondo e nel 1144 ottenne da papa Lucio II la conferma dei privilegi di questa chiesa, cioè la dipendenza diretta dalla Santa Sede.

Durante gli scontri tra papa Alessandro III e l’imperatore Federico I Barbarossa, si mantenne fedele al pontefice che nel 1168 lo ricompensò con l’elezione a vescovo di Lodi. In quel momento era ancora vivo Alberico da Merlino (1158 – 1168 deposto), riconosciuto vescovo della città di san Bassiano dall’antipapa Pasquale III (al secolo Guido da Crema, 1110 circa – 1168), sostenuto dall’imperatore.

La data della sua morte non è certa e oscilla tra il 1173 e il 1177. Subito dopo la scomparsa fu venerato come santo in ambito locale anche se mai ufficialmente canonizzato. Dal Settecento fu inserito nel calendario liturgico della diocesi di Cremona. 

L’oratorio sorge nel luogo in cui, secondo la tradizione, si trovava la casa della famiglia del santo. È ubicato nel quartiere sud occidentale del borgo, detto di porta Paladino o porta Pandino, nella contrada nota come Sant’Alberto già prima della costruzione dell’attuale chiesetta. Questa fu costruita nel 1731. A sinistra della facciata si trova un pozzo che si dice utilizzato dalla famiglia di Alberto. Sulla destra è presente un ossario che conteneva i resti dei morti della pestilenza del 1630.

Interamente l’oratorio presenta una navata unica e due cappelle. Una è dedicata a sant’Antonio da Padova e presenta una statua lignea che fino 1747 era conservata nell’oratorio omonimo. Quando questo fu distrutto da una piena dell’Adda, il simulacro, salvato dall’acqua, fu sistemato qui. L’altra cappella è dedicata a santa Lucia. Sull’altar maggiore si trova un reliquiario contenente un osso di sant’Alberto traslato qui dalla Cattedrale di Lodi nel 1856. I dipinti sono opera del pittore Guglielmo Maggiori Beltrami, detto Geromino (Casalmaggiore, 1791 – Rivolta d’Adda?, post 1844), e raffigurano episodi della vita di sant’Alberto.