Si trova poco fuori le mura, sull’antica strada Calciana che collegava Bergamo a Cremona. Accanto sorgeva l’antico convento dei frati carmelitani i quali, a partire dal 1492, iniziarono a costruire il convento e successivamente, nel 1501, l’attuale chiesa.
II sacro edificio fu solennemente consacrato 1’8 settembre 1528 da mons. Luca da Seriate alla presenza di Francesco II Sforza che ne finanziò la decorazione. Vi lavorarono G. Francesco Scanzi, Giulio Campi e Francesco e Bernardino Carminati. Si deve al plasticatore soncinese G. Antonio Pezzoni la ricca cornice fittile che impreziosisce l’interno.
Va però sottolineato che alla costruzione della chiesa e alla sua decorazione partecipò in varia misura la società “bene” di Soncino ed in particolare le famiglie nobili dei Covi e dei Barbò, con una serie di lasciti tutti databili tra il 1514 e il 1527; lasciti che permisero l’erezione di altari e cappelle private e che ci forniscono oggi informazioni su come datare le varie fasi di edificazione della chiesa.
Nel 1536 Carlo V infeudò Massimiliano Stampa del marchesato di Soncino. La splendida Santa Maria delle Grazie divenne ben presto la chiesa-pantheon della nobile e potente famiglia. II complesso conventuale fu soppresso nel 1772.
La chiesa sorge alta sul terrazzo alluvionale della valle dell’Oglio, con vista verso la piana sottostante e verso la rocca sforzesca. L’architettura è semplice, rinascimentale, con facciata a capanna e abside ettagonale. L’interno è a navata unica coperta da volta a botte, scandito da cinque campate, con cinque cappelle laterali poco profonde. Sulla sobria facciata tripartita da due lesene, un tempo affrescate con le figure gigantesche di San Rocco e San Cristoforo protettori dei pellegrini, si profila elegante un portale bramantesco in pietra di Rezzato, sormontato da due stemmi di casa Stampa e dalla statua a tutto tondo della Madonna delle Grazie.
Di grande rilevanza è soprattutto la decorazione delle dieci cappelle all’interno della chiesa. Si devono a Francesco Scanzi la prima, la quarta e la quinta a sinistra e tutte le cappelle a destra. I soggetti sono principalmente la Madonna col Bambino, la Fuga in Egitto, l’Annunciazione, l’Apparizione di Gesù alla Maddalena e la rappresentazione di vari santi.
Il presbitero è con volta a crociera costolonata e nelle quattro vele sono raffigurati gli Evangelisti ad opera di Giulio Campi. Allo stesso pittore cremonese viene attribuita l’Assunzione di Maria in un tripudio di angeli rappresentata in alto al centro della chiesa.
La transenna pontile che divide il presbiterio dall’abside originariamente separava la chiesa anteriore, destinata al clero, dalla chiesa posteriore, destinata ai fedeli; sul muro campeggiano quattro putti campeschi pieni di freschezza e vigore.
Fotografie per gentile concessione dell’Amministrazione Comunale di Soncino e realizzate da Francesco Premoli
Informazioni
Via Francesco Galantino
Soncino (CR)
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