Torre Isso o Torrazzo
Deve il suo nome a un piccolo corso d’acqua, il Lisso o Isso, che correva parallelo al Serio partendo dalla zona tra Martinengo e Romano di Lombardia, sfociando poi nell’antico alveo del Serio presso Castelleone.
Secondo la tradizione è tutto quel che resta di Castel Manfredi, la fortificazione eretta dai consoli cremonesi nel 1183 e distrutta da Federico Barbarossa nel 1186. In seguito più volte rimaneggiata, raggiunge oggi l’altezza di 47 metri.
Oratorio di San Giuseppe
L’edificio sorgeva appena fuori dall’antica Porta Isso, poco discosta dall’omonima torre. In origine si trattava di un piccolo edificio intitolato a Santa Maria delle Grazie o della Neva. Nel 1692 l’oratorio fu ricostruito nelle dimensioni attuali per volere della Confraternita di san Giuseppe che ne mutò l’intitolazione. La facciata, rimasta incompiuta, fu realizzata nel 1818 su progetto dell’architetto Luigi Voghera (Cremona, 1788-1840).
L’interno a navata unica, conserva sull’altar maggiore un polittico i cui dipinti sono attribuiti ad Antonio Campi (Cremona, 1524-1587), già collocato sull’altar maggiore del Santuario di Santa Maria della Misericordia a Castelleone. Sopra l’architrave dell’arco trionfale si trova un crocifisso ligneo seicentesco. A destra, l’ampia cappella dedicata a san Giuseppe, ospita una statua lignea raffigurante il santo titolare riferibile all’ambito dello scultore Giuseppe Chiari (Cremona, 1687-1750).
Portici di via Roma e piazza del Comune
La via principale che attraversa la cittadina, l’antica Contrada Maggiora o Leona, è affiancata da edifici porticati databili dal medioevo al Novecento. Su di essa prospetta anche la facciata della Parrocchiale dei Santi Filippo e Giacomo.
Raggiunta piazza del Comune, a sinistra della sede municipale, si vede il palazzo Galeotti Vertua. Oggi di aspetto ottocentesco, ingloba le vestigia della dimora di Cabrino Fondulo (1370-1425), signore di Cremona e marchese di Castelleone (1420-1424). All’interno si conserva un affresco raffigurante la Madonna col Bambino fra i santi Sebastiano e Rocco della fine del Quattrocento.
Il lato nord-ovest della piazza è chiuso da un arco neoclassico costruito nel 1828 su progetto dell’architetto Luigi Voghera (Cremona, 1788-1840). Comunemente detto il ‘Voltone’, dà accesso al viale che conduce al Santuario di Santa Maria della Misericordia.
Oratorio della Santissima Trinità
Attraversato il “Voltone”, lungo il viale che porta al santuario di Santa Maria della Misericordia, si trova l’oratorio della Santissima Trinità. Un primo edificio, dedicato a San Pietro Martire, fu costruito nel 1263 presso le mura che cingevano il borgo. Nel 1644 fu ricostruito nelle forme attuali per volontà della Confraternita della Santissima Trinità che ne mutò la dedicazione.
All’interno, sull’unica navata, si affacciano quattro altari, due per lato. Il primo a destra conserva un Crocifisso ligneo di primo Cinquecento. Nell’abside dell’altar maggiore si trova una tela di Stefano Lambri (Cremona, 1596-1658) raffigurante il Crocifisso con i santi Pietro martire e Maddalena.
Santuario della Beata Vergine del Presepio
Tornati in via Roma, svoltando a destra si trova il Santuario della Beata Vergine del Presepio. L’edificio fu costruito dalla Magnifica Comunità di Castelleone nel 1710 per accogliere un dipinto raffigurante la Natività che si trovava sul muro di una casa situata nel luogo poi occupato dell’edificio di culto. La facciata della chiesa fu ultimata solo nel 1742.
Il dipinto miracoloso è oggi coperto da una tela di medesimo soggetto realizzata nel 1935. Il paliotto in scagliola dell’altare è firmato da Pietro Solari e datato 1713.
Museo Civico di Castelleone
Proseguendo ancora lungo via Roma, si raggiunge il Museo Civico di Castelleone. Fu fondato nel 1972 grazie all’impegno del Gruppo Storico Archeologico, è ospitato insieme alla Biblioteca Civica, nel settecentesco Palazzo Brunenghi – Salvago.
Documenta la storia di Castelleone e del suo territorio dal mesolitico all’alto medioevo. Fra i vari reperti esposti, si segnala la collezione di monete romane databili fra l’età repubblicana e quella tardoimperiale.
Oratorio di San Rocco
Percorrendo fino al termine via Roma, si scende in Piazza Borgo Serio. Si trattava di un nucleo abitato esterno alle mura medievali di Castelleone, situato nella valle del Serio Morto, a una quota inferiore rispetto al centro della cittadina.
L’oratorio fu costruito nel 1603 il campanile nel 1631. A seguito dei danni causati dal terremoto del 1802, la lunghezza dell’edificio fu ridotta, modificando il presbiterio. Degna di nota è la statua lignea seicentesca raffigurante San Rocco nella nicchia sopra l’altar maggiore.