Madonna dei Prati

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Una chiesa immersa nel verde della campagna

Appena fuori dal paese di Moscazzano si trova il santuario della Madonna dei Prati. La chiesa, dall’aspetto semplice, è completamente immersa nel verde della campagna, in un luogo di assoluta tranquillità. Secondo la tradizione, in un tempo non precisato dopo una piena dell’Adda fu ritrovata sulla riva del fiume una statua della Beata Vergine che fu soprannominata Madonna del Fango. Il simulacro fu collocato e venerato, secondo alcuni, nella chiesa di Santa Maria, l’attuale oratorio di San Carlo alle Colombare, secondo altri la Madonna del Fango venne posta nel luogo dove oggi sorge il santuario della Madonna dei Prati. Di certo una piccola edicola doveva essere già presente nel Quattrocento, quando nel 1483 i Domenicani ottennero dal vescovo di Cremona l’uso e il possesso dell’edificio ormai abbandonato e cadente.

L’edificio fu poi ampliato per la crescente devozione. Alla fine del Cinquecento risalgono alcune notizie relative alla sua sistemazione, in cui si riporta che la chiesa non era ancora conclusa. L’aspetto attuale, con l’aggiunta del portico, risale alla fine dell’Ottocento. Dal 2009 il santuario è stato dedicato a ‘Maria Regina delle Famiglie’.

La facciata presenta un portale d’ingresso centrale, sormontato da un’ampia ed elegante bifora, al quale si affiancano due piccole aperture rettangolari. Il timpano triangolare della facciata è dotato di un alto pinnacolo apicale. Sul lato settentrionale è addossato un portico ad arcate. Il campanile posto sul lato posteriore sinistro è a base quadrata con lesene angolari e bifore in corrispondenza della cella campanaria e termina con una cuspide conica a base circolare. Alla chiesa è addossata a una casa per l’eremita al quale era affidata l’accoglienza dei fedeli e la manutenzione dell’edificio.

L’interno è a navata unica a tre campate e si chiude con il presbiterio nel quale è inclusa la muratura dell’edicola campestre originaria con una antica immagine della Madonna col Bambino e due angeli. Si tratta di una pregevole raffigurazione del Quattrocento lombardo che oggi risulta collocata molto in basso quasi al livello del terreno. Gli angeli sono stati aggiunti tra la fine del 1600 e l’inizio del 1700. 

Sull’altare è posto l’affresco di un’altra Madonna col Bambino, un’opera di Eugenio Giuseppe Conti (Crema, 1842 – Milano, 1909).

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Moscazzano (CR)

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