Ciclotour delle Bodesine

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L’itinerario inizia dall’incrocio della statale n° 415 (Castelleonese) con la strada provinciale per Ripalta Arpina. Percorri la strada asfaltata per Ripalta Arpina fino al ponte sul Serio Morto. Non attraversarlo, ma devia a destra costeggiando il Serio Morto. Non è raro incontrare aironi sulle rive del Serio o nei campi circostanti.

Giungerai ad un altro ponte, attraversalo e  prosegui su una carrareccia fino ad un incrocio, in prossimità del quale dovrai svoltare a destra, seguendo l’indicazione cascina Corfù. Ignora la successiva deviazione a sinistra. La carrareccia ti condurrà di nuovo a ridosso del primo ponte. Lo ignorerai un’altra volta e girerai a sinistra su una carrareccia, superando un piccolo sbarramento costituito da cavo metallico.

Prosegui sulla carrareccia che svolta a sinistra due volte. Al primo incrocio, gira a destra. Vedrai di fronte a te la cascina Frati. Pochi metri prima della cascina, gira a destra e ad un trivio prosegui diritto. Ad un secondo trivio, quando scorgerai il campanile della chiesetta del Marzale, gira a sinistra. Raggiunta la ripa, svolta a destra tenendo sulla nostra sinistra la roggia Borromea. Subito dopo immettiti sulla strada asfaltata che proviene da Crema e va verso il santuario del Marzale, girando a sinistra.

Il santuario è collocato sul ciglio della scarpata che domina il corso del fiume Serio in splendida posizione. La strada che lo raggiunge da Ripalta Arpina, si snoda tra una fitta vegetazione arborea che la mantiene ombreggiata e fresca.

La chiesa ha origini che si fanno risalire al secolo XI. Il nome sembra derivare etimologicamente dalla forma originaria longobarda “Marka Sale” che significa “estremo confine della costa alta”. Infatti, è situato su un terrazzo naturale dal quale si osserva un paesaggio incantevole.

All’esterno, è circondata per due lati da un basso porticato ricoperto dal prolungamento del tetto medesimo. Sotto vi sono dipinti del 1757 di Tommaso Piccinardi raffiguranti la via crucis. Il campanile è una robusta torre quadrata alta 20 metri che fa pensare, data la sua posizione, che lo scopo sia stato più per ragioni di difesa che religioso.

Un’infondata ma diffusa tradizione ci informa che il luogo del Marzale sia stato reso noto per la presenza di un tesoro sotterraneo e di una galleria che collega il santuario con la cascina Frati, poco distante e il monastero benedettino di Madignano.

Sotto la chiesa, ai piedi della costa, vi è una cappelletta votiva con un affresco del XVIII secolo. L’interno della chiesa è a forma rettangolare ad una navata con soffitto a capanna di legno a cassettoni. Di notevole interesse è il complesso absidale di tre cappelle allineate. Di grande valore artistico e storico è il gruppo ligneo del “compianto” formato da otto statue: il Cristo morto, le quattro Marie, Giovanni, Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo. Sono certamente del XV secolo.

Dal Marzale riprendi la strada asfaltata per Ripalta Arpina. La strada si snoda interamente sulla ripa con un susseguirsi di canali, rogge, frescura, verde e sprazzi di cielo. Arrivato a Ripalta Arpina, attraversa per intero il suo abitato, ignorando la deviazione per Montodine e passando davanti alla chiesetta di S. Giovanni e il bel palazzo Zurla.

Seguendo la strada asfaltata, passa vicino alla chiesa parrocchiale, posta sopra ad un terrapieno, intitolata a S.Maria Rotonda del XVII secolo. Prosegui in discesa e al primo incrocio devia a destra per la vecchia strada per Castelleone; percorrila fino alla zona industriale di Castelleone in prossimità del semaforo. La strada sulla tua destra, che porta a Montodine, al limitare delle costruzioni, costeggia alcuni campi che sono denominati Bodesine.

Il 2 giugno 1213, presso Castelleone, ci fu la battaglia cosiddetta delle “Bodesine” combattuta tra milanesi e i loro confederati contro i cremonesi, i cremaschi, i piacentini, i mantovani, i veronesi e i modenesi. Gli storici indicano la località precisa della pugna: “in campis Bodesinae”.

Nella chiesa di SS. Marcellino e Pietro, a Cremona, una tela del pittore Angelo Massarotti è conservata sulla parete del presbiterio, dove si notano i due santi comparire sul campo di battaglia in candide vesti e a cavallo durante la battaglia delle “Bodesine”.

Proprio qui termina il nostro itinerario.

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Informazioni

Il percorso parte da Via Bodesine, 42 a Castelleone (CR)