L'abbazia del Cerreto
L’abbazia si trova nel territorio lodigiano oltre Adda. Il monastero sorse in un punto nevralgico per la viabilità medievale che collegava Cremona e Lodi Vecchio: nelle vicinanze era infatti possibile attraversare l’Adda sia grazie al guado di Isella sia grazie al traghetto presente presso il porto fluviale in località portum Largiri. Fondata nel 1084 come abbazia benedettina, prima del 1139 passò ai cistercensi che provvidero alla ricostruzione secondo gli stilemi tipici del loro ordine. La chiesa presenta tre navate coperte da volte a crociera, con le laterali di minore altezza. Il transetto sporgente conferisce alla pianta una forma a croce latina. Ai lati della cappella maggiore, si aprono tre cappelle per parte, tutte con terminazione piatta.
Dal 1439 il monastero fu assegnato in commenda a vari cardinali. Nel 1571 fu istituita la parrocchia, pur mantenendo la presenza dei monaci. Poco dopo fu costruita a ridosso della navata nord, la cappella della Madonna del Rosario per le donne a cui non era consentito l’accesso alla zona monastica della chiesa. Nel 1798 l’abbazia fu soppressa.
All’esterno si nota il portico davanti alla facciata, aggiunto nel 1944. Procedendo lungo il fianco nord è possibile osservare sopra l’incrocio fra transetto e navata la torre nolare che fino al 1895 ospitava le campane, in seguito rimosse per problemi di statica. Nell’occasione fu costruito il campanile oggi visibile sopra il braccio sud del transetto e fu rifatta la torre nolare su disegno dell’architetto Luca Beltrami.
All’interno, la navata centrale è decorata da affreschi (1717) opera dei pittori milanesi Giovanni Riccardi e Federico Ferrario.
In una nicchia nella prima campata a sinistra, si trova una statua in terracotta raffigurante la Madonna col Bambino, opera del ‘maestro degli angeli cantori’, nome convenzionale di un plasticatore di cui non è nota l’identità anagrafica, attivo tra il 1440 e il 1460 circa nel territorio di Crema e Brescia. La cappella della Madonna è decorata con affreschi di primo Seicento raffiguranti i misteri del rosario attribuiti ai fratelli milanesi Giovanni Battista e Giovanni Mauro Della Rovere detti i Fiammenghini.
Nel transetto sinistro si trova l’opera d’arte più importante: la pala raffigurante la Madonna col Bambino, i santi Pietro e Paolo, due santi vescovi, san Giovannino e il donatore. Fu commissionata dall’abate Federico Cesi al pittore lodigiano Callisto Piazza nel 1542 circa.
Informazioni
Piazza della Vittoria
Abbadia Cerreto (LO)
Orari soggetti a restrizioni
Visite vietate durante le funzioni