Mercato Austroungarico

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Già mercato del lino e dei grani

Fra i Cremaschi è noto come Mercato austroungarico, ma la denominazione è impropria perché l’Impero austro-ungarico fu istituito solo nel 1867, mentre il Mercato del lino e dei grani era già stato costruito fra il 1842 e il 1844.

Fu eretto per assolvere a una doppia funzione, pratica e al contempo celebrativa. Sorto per ospitare i banchi del mercato, questo imponente spazio con soffitto a volte aveva anche una finalità encomiastica, come attesta la dedica a caratteri cubitali sulla trabeazione rivolta verso la piazza. L’iscrizione commemora la tappa che il 17 maggio 1825 aveva condotto a Crema l’imperatore Francesco I d’Austria durante il suo viaggio ispettivo attraverso il Lombardo-Veneto. Lo stesso imperatore era già stato a Crema nel 1816, subito dopo la costituzione del Regno Lombardo-Veneto.

La posa della prima pietra ebbe luogo nel 1842. Per l’edificazione del mercato fu necessario abbattere il terzo chiostro dell’ex convento domenicano.

In una prima fase il mercato coperto ospitava solo i commercianti di lini e di granaglie, che da tempo erano invece soliti esporre le mercanzie in piazza Duomo, di fronte al Palazzo Vescovile.

Era infatti capitato che, agli inizi del XIX secolo, il decoro di quel luogo venisse compromesso da disordini durante i quali la popolazione, affamata dalle carestie, assaliva i banchi di granaglie. Si pensò pertanto di spostare questi ultimi in un nuovo spazio dedicato che disimpegnasse il Duomo e la piazza circostante. Successivamente il mercato coperto accolse anche i venditori di altre vettovaglie: frutta e verdura (alleggerendo così i traffici della vicina piazza delle Erbe, ora ‘Istria e Dalmazia’) nonché frattaglie e pesce (tradizionalmente esposto nella antistante piazza Trento e Trieste).

Austero nella sua composta solennità, il mercato coperto chiude il lato meridionale della piazza, sulla quale si aprono tre ampie arcate che rimandano al modello degli archi trionfali della Roma imperiale. All’interno l’area è tripartita da due file di sobrie colonne in uno stile dorico semplificato. Sopra le volte uno spazio ricavato nel sottotetto veniva tradizionalmente adibito a deposito delle merci. Dal 2013 è stato recuperato e riqualificato come sala polifunzionale gestita dalla Fondazione San Domenico.

Al centro della Piazza Trento e Trieste, già Piazza San Domenico o Piazza del pesce, si trova un monumento in bronzo dedicato ai caduti cremaschi durante la Prima Guerra Mondiale (1915-1918). Fu realizzato dallo scultore Arturo Dazzi (Carrara, 1881 – Pisa, 1966) e inaugurato il 17 maggio 1924 dal principe Umberto di Savoia (Racconigi, 1904 – Ginevra, 1983), il futuro re di Maggio.

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Informazioni

Piazza Trento e Triente