Crema in musica

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L'arte del suono

Crema è una città poliedrica che offre un equilibrato repertorio di opere architettoniche e figurative. C’è però un ambito culturale per cui Crema, assieme a Cremona,  si distingue fra le città d’arte: quello della cultura e dell’artigianato artistico musicale. Crema  vanta una prestigiosa tradizione nella costruzione di organi e campane, e ha dato i natali a grandi musicisti, organisti e maestri di cappella.

Il percorso che vi proponiamo parte dal Museo Civico di Crema e del Cremasco, nel quale dal 2015 è stata allestita una sezione interamente dedicata all’arte organaria.

L’arte organaria si è sviluppata sul territorio cremasco dalla fine del Settecento, quando sono nate molte botteghe artigiane. I nomi delle famiglie che si sono distinte in quest’arte sono i Lingiardi, i Franceschini, i Cadei, per arrivare alle celebri figure di Pacifico Inzoli e Giovanni Tamburini che fondarono laboratori tuttora attivi. Inzoli nel 1864 diede vita alla più importante fabbrica di organi cremasca, ideando anche soluzioni innovative per la creazione dei propri strumenti.

 

Nella sezione museale si trovano due sale, nella prima è possibile approfondire la storia di questo artigianato sul territorio cremasco e i suoi protagonisti. Oltre a ciò è possibile osservare alcune realizzazioni, come la “canna Fa” di 32 piedi che si innalza al centro della stanza e riproduce la corrispondente canna dell’organo del Duomo di Cremona. All’interno della sala anche i bambini possono divertirsi grazie a uno strumento multimediale che, simulando le forme di un piccolo organo, permette loro di approfondire e cercare preziose informazioni riguardo l’arte organaria.

La seconda sala è didattica e riproduce un laboratorio artigiano. Qui si passa attraverso le varie fasi di lavorazione, dalla fusione dei metalli, alla lavorazione delle lastre di lamiera che vengono arrotolate intorno alle forme, quindi la costruzione dei mantici (dispositivi atti a soffiare aria all’interno delle canne), dei somieri (casse che distribuiscono l’aria prodotta dai mantici nelle canne) e delle trasmissioni (insieme di meccanismi atti a regolare apertura e chiusura delle valvole poste dentro i somieri), arrivando alla costruzione dell’organo finito.

Nello stesso Museo potrete soffermarvi nel secondo chiostro dove dal 2018 è stata allestita una sezione museale dedicata all’arte campanaria. Si tratta di un’altra tradizione antica nella quale il territorio cremasco, nel corso dei secoli, ha eccelso. Per conoscere la storia di quest’arte bisogna andare indietro sino al 1498, quando con la fonderia Crespi è documenta per la prima volta. Un sapere che ancora oggi viene attivamente tramandato. Le ditte che nel corso dei secoli si sono distinte sono Sabbadini, D’Adda e Allanconi, quest’ultima è ancora attiva a Bolzone.

Nella sezione museale sono esposte le ruote e i ceppi lignei dell’antico castello del campanile del Duomo di Crema, sostituito con uno metallico a fine anni Sessanta. L’esposizione è arricchita da un piccolo campanile (con campana settecentesca) a scopo didattico.

Il percorso prosegue alla scoperta di alcuni nomi che hanno reso celebre Crema a livello musicale. Infatti nel corso dei secoli la città è stata il luogo di nascita di moltissimi musicisti, a partire dal Cinquecento con Giovanni Maria da Crema, che lavorò a Urbino; nel Seicento ricordiamo Francesco Cavalli (1602-76) che divenne organista e maestro di cappella in San Marco a Venezia. Sicuramente i nomi più celebri li troviamo tra gli artisti attivi nell’Ottocento: Stefano Pavesi (1779-1850), Giovanni Bottesini (1821-89) e Vincenzo Petrali (1830-89).

Nei chiostri del museo si conservano i busti celebrativi di Giovanni Bottesini e Vincenzo Petrali oltre a un’epigrafe commemorativa di Francesco Cavalli.

La tappa successiva è in Piazza Duomo dove troviamo lo stemma (posto sulla facciata del Palazzo Comunale) del podestà Federico Cavalli, che fu protettore di Francesco Caletti Bruni (1602-1676), il compositore che dal suo mecenate mutuò il cognome divenendo appunto Francesco Cavalli. Il compositore cremasco fu allievo di Claudio Monteverdi e lavorò a Parigi in occasione del matrimonio di Luigi XIV.

Inoltre spostandoci sotto il portico del Palazzo Pretorio troviamo monumenti celebrativi di due compositori e musicisti: Stefano Pavesi, che fu maestro di cappella del Duomo di Crema oltre ad aver diretto il Teatro di corte viennese, e Giuseppe Benzi (1820-1857), organista che divenne maestro di cappella della Cattedrale di Crema dopo il Pavesi.

Da Piazza Duomo vi invitiamo a percorrere via Civerchi, dove incontrerete Palazzo Barbara. Si tratta dell’edificio dove nacque Giovanni Bottesini, uno dei musicisti più importanti di Crema . Si formò a Crema nei primi anni della sua vita, divenendo un importante compositore, direttore d’orchestra e soprattutto uno dei più celebri contrabbassisti al mondo, raccogliendo consensi in America, Europa, Egitto e Russia, tanto da meritarsi il soprannome il Paganini del contrabbasso.

Il percorso si completa con la visita di alcune chiese cittadine all’interno delle quali sono conservati importanti organi frutto della tradizione organaria cremasca.

Vi proponiamo quindi una tappa nella chiesa della Santissima Trinità, dove si conserva una bellissima e preziosa cantoria in legno che in origine ospitava l’organo settecentesco realizzato dalla famiglia Serassi di Brescia. Lo strumento fu sostituito a inizio Novecento dall’organo della ditta Benzi di Crema.

Sono moltissimi poi gli organi conservati nelle chiese cremasche opera della ditta Inzoli, come quello della chiesa di San Giacomo, o di San Bernardino per citarne alcune.

Anche all’interno della chiesa di San Benedetto è possibile ammirare un organo realizzato dai fratelli Serassi nel 1759. Questo strumento fu utilizzato anche da Vincenzo Petrali per alcuni concerti.

 

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Informazioni

Inizio percorso Museo Civico di Crema e del Cremasco

Piazzetta Winifred Terni de Gregorj 5
Orari di apertura:
dal martedì al venerdì 09:00 – 12:00 e 14:30 – 17:30
sabato, domenica e festivi 10:00 – 12:00 e 15:30 – 18:30

Tel 0373256414
museo@comune.crema.cr.it